A volte mi viene chiesto come mai io abbia iniziato la carriera di celebrante di matrimoni simbolici. La spiegazione c’è, e va al di là di quella logistica. In realtà sin da bambina io guardavo mio padre e mia madre predicare, e per me era normale che fosse così. Si può dire che è una questione genetica, che l’esempio di un grande oratore e di una profonda pensatrice abbiano determinato il mio desiderio di coniugare le due cose. La passione di stare tra persone felici in luoghi splendidi, i piacevolissimi feedback delle mie coppie, ed il nutrimento che mi arriva, questa bellezza e contentezza hanno fatto il resto.